La pappa dolce - Riflessioni e considerazioni

La pappa dolce 
Sweet porridge
Gachas dulces
Le bon gruau

Riflessioni e considerazioni 


Fiaba n° 103 dei fratelli Grimm


Ci tengo molto a questa fiaba.
Ha di buono che può esser raccontata anche ai bimbi molto piccoli e dice che la pappa è infinita.

Vorrei tanto convincere mamme, papà, nonni a raccontarla più e più volte al proprio bimbo, cercherò di farlo con queste mie considerazioni e riflessioni.

 
Ritengo che la Mamma rappresenti la Ragione, l'Adulto,
quella parte di noi che non si fa illusioni e si adatta al posto che le assegna la vita, senza grilli per la testa, ma per quanto s'impegni non ce la fa a fare tutto quello che dovrebbe, si sente sempre in debito e non trova vie d'uscita.
Se all'improvviso arriva la ricchezza non sa gestirla, non si ricorda la frase per il pentolino,
così una vincita porta alla rovina, una situazione speciale finisce in crisi, troppo lavoro porta stress, produzione migliore del previsto significa eccesso di giacenze, un eccesso di ordinativi l'incapacità di soddisfarli, a livello di politiche economiche ci si ritrova con quote latte e surplus agricoli mandati al macero.
La Bimba invece è l'Anima, l'Eterno Fanciullo, la forza creativa individuale,
quella parte di noi che sente che ciò che il mondo impone non basta, sa di aver fame.
La si zittisce cercando di farla ragionare, bisogna essere realisti, non farsi illusioni, ci sono cose che non ci si può permettere, bisogna imparare a fare delle rinunce, sapere che non ce n'è per tutti, esser capaci di farne a meno, essere responsabili, pensare anche agli altri, essere buoni.
Alla fine la Bimba non parla più. Però ha fame e in noi rimane sempre quel sottofondo di scontento, quel senso di insoddisfazione.
Ma se la Bimba riesce a farsi sentire le cose cambiano.
Nella fiaba accade tutto solo perché la Bimba esprime il suo desiderio.
Alcuni parlano di una parte che c'è da sempre in noi con cui dobbiamo saperci mettere in contatto, altri di angeli o entità superiori, di Profonda Saggezza.
Comunque sia, la Vecchina sa accedere alla fonte delle soluzioni e sa porgerle all'Anima.
La fonte delle soluzioni è il Bosco,  l'Inconscio collettivo in senso lato, il luogo di tutto ciò che la Ragione non sa, da lì arriva ciò che è nuovo e risolutivo, invenzioni,  scoperte,  intuizioni.
Il Pentolino è la soluzione, in grado di produrre tutta la pappa che si vuole, è il senso stesso d'infinito, l'abbondanza.
Nella vita siamo abituati che manchi sempre qualcosa: il lavoro, i mezzi, le conoscenze, le opportunità, il tempo, i soldi, le risorse.
Se ci viene un'idea e per un istante immaginiamo che possa andar bene, subito ci rimproveriamo d'esser poco realisti e ci elenchiamo una serie di valide ragioni che ci riportano ad un solido pessimismo, ma se non si riesce nemmeno ad immaginare altre prospettive è impossibile combinar qualcosa, si parte sempre col piede sbagliato.
Carenze e limitazioni dipendono dal considerare solo ciò che già si conosce, guardare le cose da un'unica prospettiva, ponendosi delle restrizioni.

Perché ci tengo tanto a che "La pappa dolce" venga raccontata più e più volte ad un bambino fin da piccolo?
Perché crescendo accanto a sé avrà sempre qualcuno pronto a trasmettergli insicurezze e inibizioni, faranno a gara a contagiarlo con le proprie paure insegnandogli rassegnazione e miseria a colpi di "non puoi", per questo ci tengo a che nel profondo in qualche modo sappia del pentolino e di tutta quella pappa.


La pappa dolce 
Sweet porridge
Gachas dulces
Le bon gruau

Riflessioni e considerazioni

2 commenti:

  1. Ciao Marilena,
    davvero molto interessante il tuo studio e la riflessione su questa fiaba che non conoscevo.
    Grazie per aver messo a disposizione la tua acuta analisi.
    Perché spesso quello che cerchiamo è che qualcuno ci ricordi ciò che abbiamo sempre saputo.
    Alla prossima fiaba.
    Ciao

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Marilena.